
Angelo Binaghi: “Se il trend si mantiene così abbiamo calcolato che il padel in tre anni raggiungerà le dimensioni del tennis. In Spagna, dove esiste da oltre trent’anni, ormai il padel ha superato i tesserati del tennis. E da noi sta accadendo la stessa cosa”. Sono queste le parole utilizzate dal presidente della Federazione Italiana Tennis.
Una dichiarazione arrivata a seguito delle ultime polemiche che hanno visto al centro alcune dichiarazioni che vedrebbero il padel “inferiore” al tennis.
I numeri mostrano il dilagare del padel. E i motivi sono semplicissimi: “Si impara e ci si diverte da subito – dice Binaghi – è un gioco che piace moltissimo alle donne, è facile da apprendere e non richiede chissà quali fondamentali. Quindi è uno sport estremamente aggregante, crea socializzazione, e coinvolge tutti all’interno di una famiglia. A giocare a tennis era quasi sempre il papà, e alla partita andava puntualmente da solo”.
“Ora ai tornei di padel partecipa anche la moglie, e magari anche il figlio. È uno sport che si autopromuove, perché i campi si vedono nelle strade, sono integrati nella città. Infine è un ottimo business, perché richiede una superficie ridotta rispetto a tennis e calcetto, e il ritorno dell’investimento è superiore”.
Con grande onestà, e al contrario di alcuni però, Binaghi parla del livello fisico degli atleti del padel, a suo modo di vedere l’aspetto più critico per colmare l’ultimo gradino il tennis:
“Per me è una fesseria Navarro, rispetto a Nadal, ha il fisico di un ragioniere. Aspettiamo che comincino a girare i soldi veri sul padel, e poi ne riparliamo. Certi atleti, certi talenti, qualunque racchetta gli metti in mano, saranno comunque di un altro pianeta”.
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