
Il 15° Tribunale Commerciale di Madrid ha sospeso la trattazione della causa che il WPT ha intentato contro la Federazione Internazionale di Padel (FIP), Qatar Sports (QSI) e l’Associazione dei Giocatori (PPA) prevista per questo venerdì 1° luglio. Il motivo sarebbe dovuto a errori formali nelle notifiche a ciascuna delle parti.
La decisione di muovere tale causa era stata annunciata proprio dal circuito internazionale il 27 maggio mentre si stava svolgendo il Major d’Italia. Nella lettera pubblicata sul sito ufficiale del circuito, si assicurava che se il Tribunale avesse adottato le misure cautelari richieste “i giocatori che hanno un contratto in vigore con il WPT devono astenersi dal partecipare ai tornei Premier Padel”, chiedendo al contempo a FIP e QSI di cessare l’organizzazione degli stessi.
Il WPT ha fatto causa ai primi 20 giocatori al mondo ed ai secondi venti. La Cima (Civil and Commercial Court of Arbitration of Madrid) ha però stabilito che la causa deve essere fatta singolarmente contro ogni giocatore e non collettiva. Aumentando così a dismisura i soldi che il World Padel Tour dovrà spendere per avvocati e procedimento.
Questo errore formale-amministrativo fa perdere tempo prezioso al World Padel Tour. Le nuove scadenze non consentirebbero di avviare la causa prima di 23 giorni lavorativi e sarà impossibile per il circuito bloccare l’iscrizione dei giocatori al torneo al Roland Garros.
Resta inteso che questa denuncia per “concorrenza sleale” si aggiunge e prescinde da quella per violazione della clausola di esclusiva prevista dal Contratto di Servizi Professionali, che ha durata fino al 31 dicembre 2023.
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