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Dopo le denunce dei giorni scorsi della PPA, secondo cui il World Padel Tour stava minacciando i giocatori di escluderli dai propri eventi se non avessero firmato il nuovo contratto, gli organizzatori del circuito hanno risposto attraverso un comunicato ufficiale in cui negano le accuse dell’associazione.

Nel primo punto della nota, il WPT condanna fermamente i toni e le argomentazioni portate avanti dalla Professional Padel Association, definite “un cumulo di falsità”. Si respingono al mittente soprattutto le accuse di aver messo pressione agli atleti per costringerli ad accettare l’accordo proposto qualche settimana fa, valido a partire dal 2023, e si sostiene che la PPA volesse solo causare un danno d’immagine al WPT con quelle esternazioni.

Il comunicato prosegue ricordando che il WPT aveva inviato i dettagli del nuovo contratto agli atleti il 27 ottobre, con la richiesta di aderire entro il 27 novembre, e che l’accordo rispecchiava alcune delle richieste presentate dagli atleti nei mesi scorsi: la fine dell’esclusività per la partecipazione al Tour e un incremento dei montepremi.

Una vera libertà di adesione?

Allo stesso tempo, tuttavia, il WPT conferma e difende la propria posizione su chi non aderirà alla nuova proposta: chi non avrà firmato un contratto o non avrà aderito al circuito per il 2023 non potrà disputare i tornei, sebbene finora fosse possibile partecipare al World Padel Tour anche senza un accordo specifico.

I giocatori maschili tra la prima e la 150esima posizione nel ranking e le giocatrici femminili tra la prima e la 100esima avrebbero avuto tempo fino a domenica 11 per firmare o meno, secondo il WPT.

Attorno a questo punto, insomma, probabilmente si gioca l’intera partita. 

Il WPT, ribadendo nel suo comunicato la non esclusività dell’accordo (e quindi la possibilità di giocare anche nel Premier Padel senza incorrere in sanzioni) e l’opzione di risolvere il contratto con un preavviso di sei mesi, sottolinea la libertà d’azione lasciata ai giocatori che aderiranno.

Questo cancellerebbe “ogni dubbio sulle presunte imposizioni o pressioni” fatte ai giocatori per convincerli a siglare l’accordo con il WPT. Allo stesso tempo, però, questi diritti sarebbero solo a vantaggio di chi aderirà formalmente al circuito. E come abbiamo visto il WPT non intende far partecipare ai tornei chi non accetterà la propria proposta.

Il sito Padelazo, inoltre, fa notare che inizialmente il World Padel Tour aveva previsto per la stagione 2023 anche la partecipazione dei giocatori senza contratto. Per chi aderiva da subito, infatti, era prevista anche una maggiorazione nel montepremi rispetto a chi avrebbe giocato da “non tesserato”.

Quest’opzione, tuttavia, non sarebbe stata più inserita nel documento inviato agli atleti, e di questa decisione non si conosce il motivo.

Contro la PPA

Il comunicato poi prosegue con un ulteriore attacco alla PPA, che viene accusata anche di poca trasparenza e comunicazione nei confronti dei propri associati.

Secondo il WPT, gli attacchi dell’associazione deriverebbero dalla volontà di confondere opinione pubblica, sponsor e giocatori, “in modo da avvicinarli a un altro circuito professionistico con cui il direttivo sta evidentemente lavorando”.

Il riferimento è naturalmente al Premier Padel, che non viene mai menzionato, e all’appoggio che la PPA ha dato fin dall’inizio al nuovo circuito sostenuto dalla FIP. Il WPT evidenzia anche come non si conoscano “i rapporti che uniscono l’altro circuito e l’associazioni, o le condizioni a cui lavorano”.

In foto: Alejandro Galan, presidente della PPA (Professional Padel Association)