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Dopo le denunce degli uomini, anche l’associazione delle giocatrici femminili, la IPPA (International Padel Players Association), ha preso posizione contro il World Padel Tour nella questione legata alle presunte pressioni portate dal circuito ad atleti e atlete, per costringerli a firmare il nuovo contratto per il 2023.

Con un comunicato ufficiale, le giocatrici hanno infatti espresso sostegno e solidarietà nei confronti di chi starebbe subendo pressioni da parte del WPT in vista della prossima stagione.

Ricordiamo, infatti, che la stessa Setpoint Events – nella nota pubblicata martedì – ha confermato che chi non ha raggiunto un accordo ufficiale entro l’11 dicembre non potrà partecipare ai tornei del prossimo World Padel Tour. Il WPT ha smentito di aver messo sotto pressione o minacciato giocatori e giocatrii per negoziare con il circuito, ma di aver presentato le proprie richieste senza alcun tipo di ricatto.

L’associazione femminile, tuttavia, sta portando avanti la stessa versione dei propri colleghi uomini. “Deploriamo e condanniamo qualsiasi pratica che di fatto limiti la libertà delle giocatrici nel partecipare al circuito in condizioni ragionevoli ed eque, e che impedisca la loro partecipazione al circuito femminile WPT 2023 se non viene accettato un contratto che li vincolerà per cinque anni alle condizioni stabilite unilateralmente da una delle parti”.

Anche l’IPPA, inoltre, ha sottolineato l’anomalia di escludere le giocatrici che non firmeranno un contratto con il WPT, dato che fino a questa stagione le atlete senza un accordo potevano scendere in campo senza problemi. Secondo l’associazione, questa decisione del WPT sarebbe contro “i più elementari principi di buona fede nello sport”.

“Coloro che incoraggiano, promuovono e mettono in pratica tali comportamenti meritano solo il nostro sdegno morale ed etico”, si legge nel comunicato.

“L’IPPA ritiene che l’abuso di posizione dominante del passato nel padel debba finire, per il bene dello sport, delle giocatrici e di tutti quelli che vogliono il meglio per il padel”, scrive l’associazione nell’ultimo punto. “L’associazione rimane aperta al dialogo per cercare di ricucire questa situazione e continuerà a dare il massimo appoggio alle atlete nella difesa dei loro diritti”.

L’IPPA e il futuro del padel femminile

L’IPPA è stata fondata all’inizio del 2022 per rappresentare gli interessi delle padeliste con un’unica voce. La presidente è Lucia Sainz, numero nove al mondo, mentre la vice presidente è Gemma Triay. All’associazione hanno aderito molte delle migliori giocatrici internazionali, tra cui Ari Sanchez, Alejandra Salazar, Delfi Brea e Marta Talavan e Nuria Rodriguez.

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Finora l’associazione non si era mai espressa sugli scontri tra il World Padel Tour e i giocatori, né aveva rilasciato dichiarazioni su altri temi.

Questa presa di posizione allarga il fronte contro il WPT, e soprattutto sembra poter aprire nuovi scenari anche nell’ottica di un ingresso delle donne nel Premier Padel. Proprio nella conferenza stampa di chiusura del P1 di Milano, il presidente Fip Luigi Carraro si era detto molto favorevole all’allargamento del circuito anche al settore femminile.

“Non ci sono più ostacoli, neanche legali”, aveva dichiarato Carraro. “Noi le vogliamo, credo che l’obiettivo di tutti sia un combined tour e ogni mattino mi alzo pensando che da domani avremo le ragazze nel circuito”.

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