
Dal 14 marzo 2022, giorno in cui è stato lanciato ufficialmente, il Premier Padel ha bruciato le tappe sotto molti punti di vista.
Nel corso del suo primo anno di vita, il circuito organizzato dalla Federazione internazionale (FIP) insieme alla Qatar Sports Investments (QSI) di Nasser Al-Khelaifi, e con il sostegno dell’associazione dei giocatori (PPA), si è preso la scena internazionale della disciplina, pur con le tante controversie nate e ancora in corso con il World Padel Tour.
La globalità del padel
Pur con solo otto tappe in calendario (quattro Major e quattro denominati P1), l’impatto del Premier Padel è stato chiave nel coinvolgimento di tifosi e appassionati in luoghi in cui lo sport è cresciuto in maniera vigorosa negli ultimi tempi. Oltre alle classiche mete iberiche e argentine, il circuito ha registrato grandi successi anche in Francia e in Italia.
Quest’ultimo è stato l’unico Paese ad aver ospitato due tappe nel 2022 con i tornei del Foro Italico a Roma e quello conclusivo giocato a Milano. Con gli eventi tenuti a Monterrey, Doha e Giza, il Premier Padel è riuscito a toccare cinque continenti, ritagliandosi uno spazio effettivamente globale nel corso dei mesi.
A Mendoza, in Argentina, i 55mila spettatori accorsi durante tutta la settimana hanno permesso di stabilire un nuovo record per il maggior numero di persone presenti a un torneo di padel. Per la sola giornata delle semifinali gli appassionati sono stati 11mila, cifra superata solo dagli oltre 12mila del WPT Master Final di Barcellona.
Le persone raggiunte
Le basi poste dal Premier Padel a livello mediatico sono state altrettanto importanti. Il circuito ha siglato 11 contratti pluriennali con varie società di broadcasting, tra cui ESPN, beIN Sports, Canal+, RTVE e, per l’Italia, Sky Sport.
I tornei sono stati trasmessi in oltre 180 Paesi in tutti i continenti. Nel loro report di fine anno, il Premier Padel ha detto inoltre di aver avuto un audience di circa 150 milioni di spettatori. Con i live streaming pubblicati sul canale YouTube, inoltre, sono stati superati 22 milioni di visualizzazioni (da circa 17 milioni di utenti unici) per un totale di 6 milioni di ore di padel viste.
Sempre più ricchi
Le differenze più importanti rispetto al World Padel Tour hanno riguardato però i montepremi. Quelli del Premier Padel sono stati fin da subito ben più ricchi rispetto alla concorrenza: per i Major giocati a Doha, Roma, Parigi e Monterrey sono stati messi a disposizione 525mila euro, mentre per i tornei P1 la cifra è stata di 250mila.
Questi numeri hanno prodotto un aumento considerevole nei guadagni dei migliori giocatori al mondo, che è poi un passo in avanti fondamentale nella crescente professionalizzazione dello sport.
Come riportato dalla FITP, infatti, il Premier Padel ha avuto un notevole impatto sui ricavi degli atleti. Giocando solo otto tornei sul Premier Padel, i dominatori della stagione – Juan Lebron e Alejandro Galan – hanno guadagnato 193.219 euro. Quasi 40mila in più rispetto ai guadagni derivanti dal World Padel Tour, circuito in cui la coppia però è stata impegnata in 21 occasioni.
Gli obiettivi futuri
Come ha sottolineato il presidente Luigi Carraro nella conferenza di chiusura del Milano Premier Padel, uno degli obiettivi sul breve termine del circuito è quello di includere il prima possibile anche le donne. La FIP sta portando avanti le negoziazioni con l’IPPA (International Padel Players Association) e non è ancora chiaro se ci saranno delle novità già a partire dalla prossima stagione.
Per il 2023, intanto, il Premier Padel è intenzionato ad aumentare il numero dei tornei. Ma se per l’anno appena iniziato le previsioni non sono ancora certe, la FIP ha già annunciato che dal 2024 il progetto è la realizzazione di un circuito da più di 24 eventi in tutto il mondo.
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