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Il ritiro dei numeri uno al mondo Alejandro Galán e Juan Lebron dal torneo del World Padel Tour de La Rioja, in Argentina, ha scatenato forti polemiche nate da un commento dell’organizzatore dell’evento, Lisandro Borges.

L’imprenditore argentino, in sede di presentazione, ha accusato Galan di aver simulato un infortunio per non presentarsi a La Rioja. “Sono molto tristi e molto sfortunati gli spagnoli Alejandro Galán e Juan Lebrón, che appena un giorno prima dell’inizio del torneo si sono inventati un infortunio”, si legge sul Mundo Deportivo.

Galán, nelle ore precedenti, aveva annunciato di avere dei problemi a un ginocchio e di aver deciso di non partecipare al torneo per riposare, in vista anche dei tanti appuntamenti che caratterizzeranno la stagione.

Secondo Borges, Galán avrebbe esagerato la gravità del suo infortunio già durante il 2022: “Ha finito di giocare a Buenos Aires e poi si è inventato un problema. È tutto molto triste, non solo per l’Argentina ma per tutto il padel mondiale, che ci sia un simile boicottaggio”.

Borges ha poi rincarato la dose con delle Stories su Instagram in cui ha scritto: “Nessun torneo di padel ha bisogno di voi, bisogna essere numeri uno dentro e fuori dal campo!”, taggando la coppia iberica.

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La risposta di Galán e della PPA

Alle illazioni di Borges ha risposto direttamente Galán con un post su Instagram, con cui il giocatore spagnolo ha voluto rispondere a dei commenti che “mettevano in dubbio il mio onore e il mio impegno nello sport”.

“Convivo con dei problemi alle ginocchia da due anni, che non ho mai usato come scusa. Dopo aver valutato la cosa con degli specialisti, mi hanno raccomandato di dare priorità alla mia salute se ho intenzione di avere una carriera lunga e in buona salute”.

“Lo scorso anno abbiamo completato più di 30 settimane di competizioni, giocando più dell’80% dei weekend, con tutto quello che significa per le mie ginocchia […] Quest’anno, dopo tutti i trattamenti che ho ricevuto, ho deciso di giocare i primi due tornei e poi di valutare insieme al mio team come proseguire”.

“Spero di poter giocare il maggior numero di tornei possibili, e vi assicuro non poter scendere in campo con il mio compagno e con gli altri giocatori, soprattutto in un Paese che ama così tanto il padel come l’Argentina, mi infastidisce molto”, ha continuato Galán .

“Non permetterò a nessuno di mettere in dubbio il mio onore e il rispetto che ho per questo sport. Prenderò le misure appropriate contro chiunque proverà ad attaccarmi sul piano professionale”.

Dopo il comunicato di Galán, ne è arrivato uno ancor più duro da parte della Professional Padel Players (PPA), l’associazione dei giocatori. La nota è stata firmata da tutto il membro direttivo tranne che dallo stesso Galan che, in qualità di presidente e parte in causa, non ha voluto interferire con le decisione del consiglio.

Oltre a prendere le difese del numero uno al mondo, la PPA ha spiegato che le rinunce dei giocatori a La Rioja sono state rese note al World Padel Tour e all’organizzazione. Borges viene definito “un irrispetoso e mediocre promoter”.

“Visto che questi commenti danneggiano considerevolmente l’immagine del WPT e dei giocatori, invitiamo chi di dovere a procedere con una rescissione di ogni contratto che riguardi il signor Borges e il suo status di organizzatore locale”, si legge nel comunicato diffuso dall’associazione.

Credits: Premier Padel

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