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padel wood karin cappelletti

Karin Cappelletti è l’ideatrice di un progetto unico nel suo genere che, grazie a delle speciali
racchette di legno, permette di migliorare la propria tecnica e l’impatto con la palla

di Daniele Pansardi

L’insegnamento richiede spesso una buona dose di creatività, che da sola però non basta se non è affiancata da una certa autorevolezza. Se si combinano questi due elementi, la scienza della formazione diventa un’arte a tutti gli effetti. Chi è riuscita in questo complesso esercizio è Karin Cappelletti, che da poco più di un anno ha lanciato il progetto Padel Wood, mirato al miglioramento della tecnica di gioco.

Le particolarità di questa racchetta di legno, un unicum nella didattica di questo sport, sono la forma e la grandezza, molto contenute e assimilabili al punto dolce di una racchetta tradizionale. “C’era già uno strumento simile nel tennis, ma non essendoci nel padel ho pensato di crearla”, ci racconta nel suo stand del Padel Trend Expo, subito dopo aver terminato una delle sue clinic. Come molti suoi colleghi, Karin arriva dal tennis. Da quattro anni ha scoperto il padel, appassionandosi fin dal primo momento.

“Ho cominciato a giocare nel novembre 2018, e a gennaio avevo già completato il primo livello FITP come istruttrice. A novembre sono diventata maestra nazionale”. Lo scorso anno, invece, è anche diventata campionessa italiana Over 45 insieme a Silvia Storari.

Padel Wood non perdona: il progetto di Karin Cappelletti 1

Progressi a 360 gradi

Il progetto è partito a pieno regime tra gennaio e febbraio 2022. “È una racchetta in legno rovere, anche se le ultime sono state prodotte in frassino, perché avendo meno venature c’è un rischio minore che si rompano. Perché il legno? Mi sembrava il materiale giusto. Venendo dal tennis, l’ho considerato un ritorno al passato”. Dopo aver trascorso tante ore sul campo, Karin ha immaginato un modo diverso per far progredire i propri allievi.

“Osservandoli, ho compreso che uno dei loro problemi fondamentali è che non colpivano al centro della racchetta, perché muovevano troppo il polso, non guardavano la palla fino alla fine o il loro piazzamento era troppo approssimativo. Ho pensato allora di inventare qualcosa che potesse stimolare la loro attenzione e che potesse correggere questi errori tutti insieme”. Oggi Padel Wood è un marchio depositato in Italia, in Europa e nel mondo e, nel momento in cui scriviamo, ha venduto circa 500 racchette.

KARIN CAPPELLETTI padel wood

Come da descrizione del sito ufficiale, Padel Wood non perdona. “Aiuta a focalizzare lo sguardo sulla pallina fino a quando non viene colpita, altrimenti il rischio è quello di non colpire al centro e di steccare. Consente anche di ricercare il posizionamento ideale con le gambe per avere la giusta distanza dalla palla e di non utilizzare il polso”.

Non è da sottovalutare nemmeno la prevenzione degli infortuni. “Se si impatta la palla nel modo ideale, si subiscono meno le vibrazioni nel gomito e nel polso. Si avverte una maggiore leggerezza”. Oggi Karin utilizza Padel Wood regolarmente con gli allievi del centro Piccolo Stadio San Siro a Milano e a suo dire “i risultati sono davvero sorprendenti anche tra i bambini, che spesso richiedono in maniera specifica la racchetta di legno”. La struttura di un allenamento con Padel Wood ruota attorno alla propedeuticità tra i due strumenti.

“L’ideale sarebbe passare dall’uno all’altra, perché gli effetti su coordinazione, tecnica, approccio alla palla ed esecuzione sono immediati. Anche l’allievo, utilizzando Padel Wood per 10-15 palle, si rende conto di quanto sia più semplice l’uso della racchetta quando la si riprende in mano. Quello che consiglio è di alternare i due strumenti durante la sessione, in modo da far capire al maestro se c’è stato un progresso e all’allievo le differenze tra le due. Imparare a colpire bene in un’area poco più grande della pallina sarebbe fondamentale. E chi non riesce a farlo fin dall’inizio, si sentirà maggiormente stimolato ad autocorreggersi”.

Padel Wood non perdona: il progetto di Karin Cappelletti 2

Uno strumento per gli istruttori

I modelli a disposizione sono tre e coprono l’intera progressione didattica: una per bambini dai 6 ai 9 anni, una per la fascia d’età 9-12 e una per gli adulti. “Confido che il maestro sia comunque abbastanza preparato da comprendere quale racchetta mettere in mano al proprio allievo”. Padel Wood, infatti, è principalmente rivolto a istruttori e maestri, i target principale del progetto.

Faccio tanta promozione del mio prodotto, ma è fondamentale che il maestro utilizzi attivamente l’attrezzo. Se lo fa, lo acquista al 100%. Nei prossimi mesi, il mio obiettivo è girare molto di più fra i centri per farlo provare agli insegnanti. Lo utilizzerò anche nelle mie lezioni rivolte agli istruttori”. Oltre alla speciale racchetta in legno, il suo progetto prevede una completa progressione didattica per alzare il proprio livello e migliorare dal punto di vista tecnico. “Come si potrà capire, l’insegnamento è la mia passione”.

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