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Spector Padel House: evoluzione continua

Siamo stati ospiti della seconda edizione dello SPH Day, l’evento organizzato dal network creato
da coach “Gus”. Un momento di celebrazione del brand, ma anche l’occasione per svelare nuovi partner
e progetti di espansione sul territorio

Stessa storia, stesso posto, ma con un anno in più sulle spalle e tanto ancora da offrire. Lo scorso 19 aprile la redazione di Padelbiz è stata ospite della Spector Padel House all’auditorium dello spazio C-30, a Milano, per la seconda edizione della convention organizzata dal più grande network di centri padel in Italia, ideato da Gustavo Spector nel 2021. Nella sede di One Day, uno dei business partner dell’evento insieme a Padel Magazine, Babolat, Playtomic, Stylology e SportIT, SPH ha ospitato stakeholder e giornalisti per raccontare la crescita della propria rete e approfondire le ultime tendenze del settore.

Le parole inaugurali della giornata sono state affidate al co-fondatore Guido Giardini, che ha tracciato un punto della situazione del padel in Italia: la crescita esponenziale del 2022 in termini di campi e strutture, lo sviluppo dell’indoor, la specializzazione dei coach e l’aumento dei tornei giocati nello stivale. Giardini ha poi condiviso con il pubblico alcune proiezioni positive per il mercato 2023: sulla crescita del mercato: secondo SPH, entro fine dicembre si potrebbe superare la quota di 10 mila campi, rispetto ai 7.128 con cui si era chiusa l’annata precedente. Le strutture supererebbero la cifra di 3.400 rispetto alle 2.520 di fine 2022, mentre è stata stimata una crescita costante degli amatori e degli appassionati fino a 1 milione di persone.

Previsioni che confermerebbero il posizionamento raggiunto dal padel nel nostro Paese, in un contesto che richiede peraltro sempre più strutture all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e metodi d’insegnamento validi e certificati. Tutto, naturalmente, tenendo al centro la persona e le sue necessità sia come giocatore/appassionato sia come cliente/consumatore. Non a caso, la customer value del padelista è stato il tema attorno a cui si è sviluppato il panel che ha caratterizzato la parte centrale dello SPH Day, con gli interventi a cura di Betty Pagnin (OneDay Group), Alessandro Tortorici (Playtomic), Silvio De Rossi (Stylology) e Andrea Colzani (SportIT) e la moderazione di Lorenzo Cazzaniga (Padel Magazine).

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Da sinistra, Silvio De Rossi (Stylology), Andrea Colzani (SportIT), Alessandro Tortorici (Playtomic) e Betty Pagnin (OneDay Group)

Il futuro della Spector Padel House

Dopo un intermezzo di celebrazione dedicato ai giocatori e ai maestri delle sedi di Milano, Venezia e Firenze, abbiamo avuto modo di scoprire i progetti futuri del network. A spiegarli alla platea è stato il co-fondatore e cfo del brand Nicola Dolci, che ha illustrato i piani di sviluppo di SPH per l’anno in corso e per il 2024.

Se il 2021 è stata la fase di “inception” e di lancio delle attività operative, con la gestione di club per conto terzi, e il 2022 è stata invece dedicata alla costruzione del brand e dei primi club a marchio SPH, il 2023 sarà il momento dell’espansione. Le nuove strutture della società saranno quattro: a Cesena, a Trento, in Toscana e in Emilia-Romagna. L’obiettivo sarà quello di standardizzare i processi all’interno del network, in modo da mantenere lo stesso livello di professionalità e qualità didattica con cui SPH ha costruito la propria reputazione negli ultimi mesi.

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Gustavo Spector

Per il 2024, invece, il gruppo ha intenzione di aumentare la propria presenza sul territorio italiano con altri sei circoli. Le location sono ancora da definire, ma la House ha già sviluppato una rete di contatti capillare nel centro-nord Italia su cui lavorare per allargare le attività. Non solo con i propri club. Come spiegato da Dolci, infatti, SPH vuole investire e rendersi riconoscibile anche nella creazione di eventi e tornei e nella gestione di community digitali.

Nell’occasione, sono stati presentati anche due nuovi partner strategici per Spector Padel House: SportIT e Gabetti. La prima è un’azienda attiva da 30 anni nel mercato tradizionale degli articoli sportivi e del tempo libero, che al momento può vantare uno store a Seregno e dei punti vendita all’interno di svariati centri padel. I prossimi Pro Shop saranno aperti proprio all’interno dei club a marchio SPH. Gabetti, tra i maggiori punti di riferimento nella consulenza immobiliare, è il gruppo che sosterrà invece il brand nella ricerca delle prossime sedi.

Dolci, infine, ha chiuso il suo intervento con un altro annuncio che testimonia la volontà di continuare a crescere dentro e fuori dai propri club: il gruppo SPH, infatti, aprirà il proprio capitale a terzi con l’obiettivo di raccogliere nuovi investimenti. “La nostra intenzione è di affermarci come il primo network di padel in Italia”, ha dichiarato Dolci. “Per farlo, vogliamo lavorare a stretto contatto con chi condivide i nostri valori e la nostra visione. Oggi dunque chiudiamo un primo capitolo di SPH e apriamo una nuova pagina della nostra storia”.

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Le nuove partnership di SPH

Andrea Colzani, amministratore delegato SportIT“Quando abbiamo immaginato questo nuovo progetto, non avevamo ancora in mente un partner ideale. In realtà c’era già ed era sotto i nostri occhi, perché SPH come noi punta alla qualità e all’innovazione nel padel. Hanno la nostra stessa visione e filosofia in un mondo complesso come il retail”.

Leonardo Rossi, direttore commerciale Gabetti Sport“Speriamo di poter essere un’aggiunta importante nella catena del valore di SPH. Come Gabetti Sport, il nostro core business è lo sviluppo dell’impiantistica sportiva. Abbiamo ricevuto varie proposte dal mondo del padel, ma abbiamo scelto SPH proprio perché a nostro avviso si tratta della miglior rete di club in Italia. Ci è sembrata la miglior sinergia possibile”.

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