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Da oggi, otto nuovi Paesi sono entrati ufficialmente nella Federazione Internazionale di Padel: quattro dall’Europa, due dall’Asia, uno dall’Africa e uno dal Sudamerica. La Fip ora rappresenta un totale di 71 Federazioni nei cinque continenti.

L’Assemblea generale presieduta da Luigi Carraro ha approvato le domande di ammissione presentate da Slovacchia, Montenegro, Kosovo, Lussemburgo, Kazakhstan, Azerbaijan, Tunisia e Venezuela. All’incontro, che si è appena concluso a Roma nella prestigiosa Sala d’Onore del Coni, c’è stato il saluto ufficiale alle delegazioni del presidente del Coni Giovanni Malagò. Ha partecipato il 92 per cento degli aventi diritto al voto, oltre ai sette membri (l’ottavo era il Kosovo, assente in assemblea per problemi burocratici) dei nuovi Paesi accolti nell’architettura della Fip.

Nel bilancio generale del presidente Luigi Carraro e nei diversi aspetti dell’attività della FIP e del movimento in generale, è emerso chiaramente come sia stata e sia tutt’ora velocissima la crescita del movimento in tutto il mondo, sia a livello agonistico che socio-amatoriale. Il presidente ha ribadito l’importanza dei diversi circuiti della famiglia FIP, sottolineando come sia ormai una realtà il decollo definitivo dei ‘Promises’, i tornei dedicati ai più giovani – cardine fondamentale per la crescita e la ‘radicazione’ del padel in tutto il mondo – mentre in  uno dei passaggi più significativi il numero uno della FIP ha ricordato come nel Cupra Fip Tour vi sia l’equal prize money ‘totale’ per uomini e donne, un circuito in grande espansione che attualmente conta oltre 120 tornei in 40 Paesi.

Carraro ha poi sottolineato il grande successo della disciplina ai Giochi Europei, per la quale oltre 14mila persone si sono alternate sugli spalti per le finali nella Piazza del Mercato a Cracovia. Una spedizione ‘a cinque cerchi’ apprezzata ed esaltata anche dall’intervento di alcuni delegati in assemblea.

Tra le novità elencate da Carraro, invece, c’è l’introduzione di un nuovo circuito “senior” per giocatori dai 40 anni in su, diviso in categorie di età. Inoltre, ci sarà un focus sulla crescita del settore tecnico e di quello arbitrale, dei rapporti con i media attraverso il nuovo sito della Fip che, secondo Carraro, dovrà essere una vera e propria ‘club house’ virtuale nella quale interagire con le Federazioni attraverso documenti, proposte e nuove idee.

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