
La seconda edizione del Global Padel Report condotto da Monitor Deloitte insieme a Playtomic
conferma l’ottimo stato di salute della disciplina. Su questo numero, analizziamo il peso specifico
dei diversi stakeholder che vi gravitano intorno e che compongono un mercato da due miliardi di euro
– di Davide L. Bertagna –
Dopo il successo della prima edizione del Global Padel Report, Playtomic e Monitor Deloitte hanno riunito le forze per condividere una visione aggiornata del documento che prende in esame nel dettaglio il periodo dal 2016 al 2022 e che certifica quanto il padel sia sempre più apprezzato in tutto il mondo e quanto sia entrato nel cuore di diversi appassionati.
Potremmo definire il Global Padel Report come una guida che aiuta a capire i trend che sta vivendo la disciplina e quello che è lecito aspettarsi per il futuro. Un fenomeno inarrestabile che sta mostrando una solida crescita annuale, con diversi segnali promettenti anche in nuovi mercati chiave (elemento che tratteremo approfonditamente sul prossimo numero di Padelbiz) che porteranno, secondo diversi forecast, a un’industria complessiva di sei miliardi nel 2026.
Secondo lo studio di Monitor Deloitte e Playtomic, i margini di miglioramento sono ancora notevoli, al punto che attualmente si contano 40.000 campi sul pianeta. Una cifra destinata a raddoppiare nel prossimo quadriennio. Attualmente, l’industria della pala ha un giro di affari complessivo di due miliardi di euro.
Per arrivare a questo numero bisogna sommare i fatturati delle aziende di campi e coperture (200 milioni), dei club (1 miliardo e 200 milioni), del settore retail (550 milioni, di cui 370 per la vendita di pale, 100 per scarpe e abbigliamento e 80 per gli accessori) e di quello legato agli eventi (50 milioni, di cui 15 dal ticketing e 35 dai media e diritti tv).
Garantire un’adeguata fornitura di strutture è un imperativo strategico per favorire l’espansione e la visibilità di questo sport. Tuttavia, è fondamentale notare che l’espansione dell’industria non è esclusivamente legata alle infrastrutture: il mondo della pala è composto da molteplici parti interessate che stanno costruendo un ampio segmento commerciale. Entriamo nel dettaglio di queste aree e cerchiamo di capire quali sono gli stakeholder dell’intero ecosistema padelistico.
Infrastrutture
Redditività dei club (1.200 M euro)
Il mercato delle prenotazioni di campi attualmente è la voce che pesa di più all’interno dell’industria della pala. La dimensione di questo movimento dipende dai campi disponibili nei club, dall’occupazione giornaliera e dal prezzo medio per prenotazione. Secondo le stime, il valore totale aumenterà di anno in anno con l’apertura di nuovi campi in tutto il mondo.
Produttori di campi (200 M euro)
I produttori progettano, trasformano e montano campi da padel a un prezzo medio tra i 18.000-25.000 euro/campo. Secondo il report, il valore di questo mercato crescerà a un ritmo costante nei prossimi anni, con nuovi Paesi (per il report in testa ci saranno Germania, Francia, Gran Bretagna, Cina e India) che faranno aumentare la domanda complessiva della disciplina.
Rivenditori
Racchette (370 M euro)
Il mercato delle pale è caratterizzato da brand con una grande storia alle spalle legata al tennis e marchi emergenti che presentano spesso prodotti innovativi. Dal report emerge che gli utenti in media cambiano la propria racchetta da padel ogni 15 mesi e che il prezzo medio di un nuovo prodotto è di 110 euro.
Accessori (80 M euro)
Discorso simile a quello delle pale anche per il mercato degli accessori. Secondo il Global Padel Report le palline (prezzo medio mondiale di un tubo è di 4.50 euro) vengono sostituite ogni cinque partite.
Abbigliamento (100 M euro)
Il mercato delle scarpe e dell’abbigliamento per lo studio di Monitor Deloitte e Playtomic è ancora in una fase embrionale. Spesso gli utenti si avvicinano alla disciplina utilizzando calzature da tennis.
Segmento professionale
Media e broadcasting (35 M euro)
I tornei professionistici vengono trasmessi attraverso più piattaforme. Mediapro ha acquisito nel febbraio 2022 i diritti commerciali del World Padel Tour, mentre i tornei del Premier Padel possono essere seguiti attraverso sia i canali televisivi (beIN Sports, ESPN, RTVE) sia su Youtube. Spesso i contratti che vengono firmati sono pluriennali.
Ticketing (15 M euro)
Il segmento ticketing copre i biglietti venduti agli appassionati e che danno accesso ai tre circuiti di padel professionistico: World Padel Tour, Premier Padel e A1Padel. Questo mercato è ancora molto agli albori e la disciplina a livello professionistico paga il fatto di essere ancora frastagliata in tre macro circuiti.
Cosa aspettarsi dal futuro?
Attualmente, il mercato delle prenotazioni di campi da solo genera circa 1,25 miliardi (dato che fa riferimento al 2022) e rappresenta il segmento più importante all’interno dell’industria globale del padel. La crescita dei campi totali in tutto il mondo, unita a un aumento della domanda da parte dei giocatori, secondo le stime farà triplicare il valore del comparto entro il 2026.
Inoltre, secondo le previsioni, l’inflazione e l’evoluzione della domanda causeranno un aumento del prezzo medio orario a un tasso annuo del 5% circa. Per quanto riguarda il settore retail, i margini sono allettanti. Basta dare uno sguardo al fratello maggiore del padel, ossia il tennis: la fetta di mercato mondiale del primo fa segnare 550 milioni, quella del secondo sei miliardi e mezzo.
Considerando l’Europa, invece, il dato del padel resta sostanzialmente uguale, mentre quello del tennis sfiora i due miliardi. Anche guardando alla spesa media c’è tanta distanza: 20 euro in media per un appassionato di padel contro i 72 di un tennis addicted.
Tuttavia, in Paesi come l’Italia e la Spagna dove il padel ha già attecchito, molti top brand hanno fatto segnare fatturati del tutto simili tra le due discipline. Dove invece la strada appare ancora in salita è nei tornei pro: tra ticketing, merchandising, sponsoring, e diritti tv, il padel si assesta sui 50 milioni, contro i sette miliardi del tennis, i 21,5 del basket e i 45 del calcio.
Credits: Premier Padel
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