
Ogni città ha riferimenti sportivi su cui poter contare: è il caso di Milano e NaKe Sport, negozio sportivo attivo dal 1959 e grande certezza per tutti gli abitanti del capoluogo lombardo.
Stiamo parlando di una realtà che, nel corso degli anni, è riuscita sempre ad aggiornarsi e a essere al passo con le tendenze e le richieste del momento: dal nuoto, passando per il running, il fitness, ma soprattutto il tennis e, da qualche anno, il padel. Con i concetti “passione e competenza” all’ordine del giorno.
L’intervista
È questo quello che emerge dalle parole di Alberto Visentini, titolare di questa attività, il quale ci ha offerto una sua visione sul mercato padel e una panoramica completa sulle dinamiche del suo negozio:
NaKe Sport è un riferimento a Milano dal 1959. Quando vi siete avvicinati al padel?
Anche se la vera esplosione del padel, in Italia, si è registrata durante il lockdown, noi, come realtà aziendale, ci siamo approcciati al padel nel 2015. Vedere ora quanto questo sport stia diventando popolare è un motivo di orgoglio, perché certifica la nostra preparazione e competenze nello sport.
Concentriamoci sulla location: come è strutturato il vostro store? Quanto in- cide il padel sul vostro business e sul vostro fatturato?
Il nostro negozio è strutturato su un solo piano, tutto a vista e diviso in due metà: da una parte il tennis e dall’altra il padel. All’interno del nostro store sarà possibile trovare tutto l’occorrente per vivere un’esperienza completa: dalle scarpe, alle racchette da gioco, fino all’abbigliamento e gli accessori. Possiamo dire, dunque, che il padel incide per una percentuale pari al 40/50% sul nostro fatturato, a oggi.
Ci descrivi il “padelista” tipo che viene a trovarvi in negozio? Quali sono le richieste più frequenti? Non esiste un unico prototipo: si va dal neofita, a quello che da qualche anno pratica questo sport, fino agli ex tennisti che credono di avere una marcia in più. Anche se, in generale, sono davvero numerose le donne che vengono a trovarci in negozio. Per quanto riguarda le tipologie di richieste, invece, esse sono molteplici: per esempio, c’è chi viene per curiosità e per capire meglio questo sport, chi per un consiglio e per essere guidato e chi, infine, mira a un upgrade della propria attrezzatura.
Qual è l’esperienza che volete regalare ai vostri clienti? Quello che offriamo ai nostri clienti è la garanzia di trovare attrezzature adeguate a questo sport. Chi viene a trovarci sa di trovare in noi un luogo sicuro, uno spazio protetto, una certezza. Mettiamo a disposizione solo prodotti all’avanguardia e che facilitano le performance in campo. Inoltre, per tutti quelli che vogliono distinguersi dalla massa, presentiamo anche prodotti più di nicchia. È bene ricordare anche che il padel è sì uno sport popolare, ma in molti casi praticato da persone benestanti.
Credi che il padel sia un fenomeno destinato a crescere e a durare nel tempo? Qual è la tua idea in riferimento a ciò? In cosa, secondo te, il movimento italiano deve crescere e migliorare? Il padel crescerà ancora per qualche anno e, solo dopo, troverà una sua dimensione stabile. Secondo me le linee da seguire sono due: la prima mette in evidenza come il padel sia uno sport per coppie e famiglie che promuovono la socializzazione; la seconda, invece, inquadra meglio l’attività agonistica con tornei che portino a classifiche ufficiali FIT veritiere.
Ci parli dei tuoi progetti futuri? Nell’immediato, i nostri progetti prevedono una prima fase di ricerca e, soltanto dopo, si proverà a elaborare una sintesi per ottimizzare il lavoro e, dunque, la scelta.
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